Car sharing e mobilità green: tutti i vantaggi

Car sharing e mobilità green: tutti i vantaggi

31/03/2021 Off Di Karina

Car sharing e mobilità green: tutti i vantaggi e bonus per autovetture elettriche. Questi sono i temi che interessano sempre più italiani e ben analizzati da Massimo Vanzulli https://www.ansa.it/pressrelease/canale_motori/2021/01/08/car-sharing-e-noleggio-green-massimo-vanzulli_75085bf5-40c5-4f7e-8ccb-4a29cb8d829d.html, a capo dell’omonima azienda che ha saputo contrastare la crisi economica generata dalla pandemia. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Mobilità sostenibile: le ultime tendenze e i possibili sviluppi

Le statistiche parlano chiaro: l’Italia rappresenta allo stato attuale la nazione più motorizzata di tutta Europa, nonostante il suo parco auto sia destinato a diventare sempre più obsoleto e non in linea con le ultime tendenze. L’emergenza sanitaria da Covid 19 ha messo in discussione anche il settore mobilità, favorendo gli spostamenti non motorizzati e che rispettano maggiormente l’ambiente. Tutto ciò ha di fatto frenato anche i trasporti collettivi, ingenerando nuove abitudini fra i pendolari italiani. L’esigenza di ridurre l’inquinamento è diventata sempre più grande e non solo nelle grandi metropoli. La soluzione al problema sembrano oggi essere le autovetture elettriche e ibride,ma non solo. Infatti si punta molto al noleggio che, secondo Vanzulli, sarà destinato a crescere a riscuotere un grande successo, assieme allo scooter e al bike sharing. Nel corso del 2020 sono stati posti in essere diversi interventi per favorire la mobilità sostenibile. Basti semplicemente pensare agli incentivi stanziati per l’acquisto dei monopattini, che hanno avuto una grande diffusione specialmente nelle grandi città come Torino, Roma, Milano e Bologna. Sono stati inoltre potenziati i percorsi ciclabili e aumentate le colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, così come è avvenuto anche nella capitali europee.

Incentivi alla rottamazione

Per quanto concerne gli incentivi alla rottamazione in Italia si procede senza molti cambi di rotta, visto che si continuano a favorire le motorizzazioni classiche, quali benzina e diesel. Tuttavia non bisogna dimenticare l’Ecobonus che viene concesso a coloro che decidono di passare ad una macchina elettrica oppure ibrida. Questo incentivo, tuttavia, sembra ancora non bastare per attuare la vera svolta verso una mobilità maggiormente sostenibili e innovativa. L’italia, nello specifico, vanta un parco auto di quasi 40 milioni di veicoli, secondo quando emerso dalle stime del 2019. Negli ultimi anni, inoltre, questo valore ha continuato a registrare una costante crescita, coinvolgendo le maggiori località italiane, ad eccezione del capoluogo lombardo. Da segnalare anche l’età media delle autovetture, che non oltrepassa 11 anni.

Alimentazioni alternative: cosa bisogna sapere?

Sembra ancora presto per fare delle previsioni attendibili in merito alla mobilità sostenibile, in quanto bisogna tenere conto anche delle alimentazioni alternative, come metano e GPL. Inoltre i mezzi elettrici e ibridi nel corso del 2019 sono riusciti a detenere una quota assai modesta che si aggira intorno al 10%. Questo dato sembra destinato a crescere ma con molto lentezza, almeno rispetto a quello che succede nel resto d’Europa. L’osservatorio “Audimob” condotto da “Isfort” ha condotto delle indagini annuali che hanno messo in luce un cambio di mentalità strettamente legato alla crisi sanitaria ancora in corso. Gli italiani sembrano infatti dimostrare una certa propensione verso una mobilità green e sostenibile. Le soluzioni di trasporto ecologiche assumono, seppur con una certa timidezza, un ruolo sempre più determinante nella vita quotidiana degli italiani, maggiormente sensibili rispetto al passato a quelli che sono i temi dell’inquinamento. Intanto bisognerà capire in che modo e in quale misura potranno influire le nuove abitudini legati agli spostamenti, soprattutto per svolgere attività di ogni giorno, come andare a fare la spesa o recarsi sul posto di lavoro. Naturalmente non bisogna nemmeno dimenticare il ruolo determinante dello smart working, che limita in maniera significativa l’uso non solo dell’auto privata, ma anche dei mezzi pubblici.