Fatturato aziende: l’importanza di cercarlo e conoscerlo

Fatturato aziende: l’importanza di cercarlo e conoscerlo

25/10/2022 Off Di Karina

Per quanto non sia il solo parametro fondamentale da tenere in considerazione, il fatturato rientra tra gli elementi più importanti quando si tratta di valutare l’andamento di una determinata azienda.

Perché il fatturato è importante per un’azienda?

Il motivo principale per cui il fatturato aziendale viene considerato un elemento interessante risiede nell’attenzione dedicata dagli istituti di credito, soprattutto nel momento in cui si tratta di erogare un finanziamento, come ad esempio un prestito, volto a consentire l’ammodernamento dei macchinari, la ristrutturazione dei locali, l’acquisto di nuove tecnologie e via dicendo. Oltre a questi aspetti, sapere quanto fattura una determinata realtà imprenditoriale è utile anche a fronte di collaborazioni: chi intende candidarsi per ricoprire una specifica posizione in risposta a un annuncio di lavoro, chi si accinge a fare una consulenza esterna, sa che se un’impresa ha il fatturato in crescita, attraversa un momento florido dal punto di vista economico.

Come trovare il fatturato di un’azienda in tempi rapidi?

Trovare il fatturato di un’azienda è semplice. Bisogna richiedere una visura camerale dati bilancio, semplicemente inserendo la denominazione dell’impresa oppure il suo codice fiscale. La visura camerale di bilancio è un report, deputato a mettere in evidenza i dati inerenti all’ultima annualità di bilancio, deputati presso la Camera di Commercio. In questo documento, oltre al fatturato, vi sono anche informazioni valide, come ad esempio il conto economico finanziario, il valore della produzione e il numero degli addetti.

Anche il registro aziende https://www.registroaziende.it/, in tal senso, fornisce interessanti indicazioni circa il fatturato di un’impresa. Di cosa si tratta? Sostanzialmente, di un registro informatico al quale sono tenute a iscriversi tutte le aziende italiane, estere attive nel nostro Paese. Anche le associazioni e le fondazioni devono fare lo stesso. Il suo scopo, inoltre, è anche quello di un valido strumento di pubblicità giuridica. A tenere questo registro sono le Camere di Commercio italiane, in base alla provincia. Si contano grosso modo 6 milioni di imprese iscritte. In fase di iscrizione, l’impresa deve disporre di tutti i requisiti stabiliti dalla legge, vale a dire iscrizione agli albi, versamento del capitale sociale e titoli di studio che abilitano il management e il personale a ricoprire i ruoli chiave. Lo scopo principale del Registro delle Imprese è quello di assicurare un controllo formale rispetto a quanto comunicato da quella specifica società.

In termini di ruolo, fa lo stesso lavoro svolto dalle anagrafi comunali in relazione ai dati dei cittadini, con la differenza che a essere al centro del progetto vi sono le aziende, con la sola eccezione delle libere professioni ordinistiche, come avvocati, medici, architetti, notai, ecc. queste sono escluse dall’iscrizione, a meno che non diano luogo ad un’impresa, come può essere una clinica privata o uno studio professionale che svolge consulenze esterne.

Accedere all’interrogazione dei registri delle Camere di Commercio consente di avere informazioni utili sui bilanci, sui protesti, sul capitale sociale, sulla natura giuridica, sui poteri collegati agli organi sociali.

Conclusioni

Avere una panoramica chiara circa il fatturato di un’azienda è utile per vedere il suo stato di salute. Tuttavia, da solo il fatturato può non essere sufficiente. L’analisi dei profitti, in tal senso, ha una considerevole utilità al riguardo. Talvolta si tende a confondere il fatturato con il profitto. Ovviamente, si tratta di due aspetti differenti, visto che il primo rappresenta il reddito totale di una realtà imprenditoriale nel corso di un preciso lasso di tempo. Il secondo, invece, denominato tra le altre cose anche come utile netto è un valido indicatore dei guadagni. A questi, infatti, sono state sottratte le spese tramite detrazione.

Per la precisione, il profitto può essere misurato in due maniere differenti, essendo lordo oppure netto. Nel primo caso, il riferimento ha a che vedere con le vendite a cui vanno sottratti i costi dei prodotti e/o dei servizi venduti. Ciò che viene fuori è il cosiddetto margine di vendita. Nel secondo caso, invece, si tratta dell’importo che resta in un determinato arco temporale, a seguito della detrazione delle tasse e delle spese generali.