
Grafica editoriale
02/08/2021Quando si parla grafica editoriale non si può non trattare il tema della grafica vettoriale!
La grafica vettoriale è quella biforcazione destinata all’uso di stampa della macro categoria della grafica che si divide in grafica vettoriale e grafica raster, la prima mirata, a punto, alla produttività analogica, la seconda tecnicamente utile alla riproduzione sui device informatici.
Entrambe fanno parte dell’ecosistema di comunicazione visiva, entrambe cercano di promuovere il proprio messaggio tramite l’uso di forme e colori, e seppur indirizzate a due target ed a due finalità differenti con due tecniche produttive molto contrastanti e discusse tra loro il fine ultimo le ricollega.
Su questo articolo, con il supporto dello studio di progettazione grafica a Palermo eXceed Srl, tratteremo, come già citato la grafica vettoriale applicata all’editoria.
Cos’è la grafica vettoriale?
La grafica vettoriale è quella tecnica e quella tecnologia che unendo il punto A al punto B riesce a tirare una linea retta e ne permette la scalabilità e la crescita esponenziale senza avere numeri di riferimento ma attenendosi a quelli che sono i punti su coordinate, infatti alla grafica vettoriale non importa quanti punti ci sono dal punto A al punto B ma bensì che il punto A e il punto B distano da loro una distanza fissa che può variare solo in linea teorica.
L’unione di questi punti è formata da linee e curve ed i punti in se vengono definiti vettori.
È importante sottolineare il fatto che la grafica vettoriale opera con l’ausilio di motori grafici differenti dalla grafica raster, infatti sono motori grafici molto più orientati al calcolo matematico per coordinate che al calcolo quantitativo.
Il risultato finale della stesura vettoriale è un’unione di punti, linee e curve che possono essere trasformati senza alcuna perdita di dato e possono essere interpretati dai motori grafici di base ad uso nel mondo dell’informatica, da un semplice elaboratore fotografico a un browser ad un motore grafico.
Nella grafica editoriale è importante tenere conto del mezzo di stampa che si utilizza, che può variare dalla pressa alla digitale alla stampa offset per la grande produttività.
Analizzando le varie tecniche di stampa ci rendiamo conto che tra queste una si differenzia, ed è infatti l’unica che non lavora in quadricromia “CMYK“, infatti lavora in digitale ed il suo acronimo è RGB, lo stesso spazio colore utilizzato dall’informatica, questo accade perchè i formati vettoriali come citato a priori sono facilmente interpretabili dai supporti sia meccanici e sia digitali.
I mezzi più diffusi per il salvataggio e l’esportazione dei formati vettoriali sono tre, e variano sulla base del fine ultimo, di seguito elencheremo formati e specifiche tecniche:
- PDF: acronimo di portable document format;
– Contenitore multimediale che riesce a trasportare qualsiasi tipo di file. - EPS: acronimo di Encapsulated PostScript;
– File solitamente utilizzato per il controllo numero e maccano/grafico. - SVG: acronimo di scalable vector graphics.
– Formato evoluto dal più obsoleto XML, adatto per la visualizzazione vettoriale sul digitale.
Esportazione in formato grafico digitale
Uno dei vantaggi che rende fantastico il mondo del vettoriale è la sua ergonomia, infatti nonostante questa tecnica di realizzazione sia per lo più mirata all’elaborazione analogica, può essere tranquillamente utilizzata per qualsiasi sia il nostro scopo, di fatto per molti, data la sua malleabilità viene ritenuta la vera grafica creativa per eccellenza.
La grafica vettoriale grazie a tutti questi pregi si conferma il metodo e la tecnica migliore di far grafica e grazie a questo possiamo esportare i file anche in coordinate comprensibili al web “SVG” e nei classici formati raster quali: PNG, JPG, GIF e BMP.
Software ad alte prestazioni come Adobe Illustrator garantiscono la miglior fruibilità di questa tipologia di grafica, grazie ai suoi potenti motori grafici e alla possibilità di salvare ed esportare i file vettoriali e raster tramite apposita scorciatoia semplificata “salva per il web“.